DEFORMAZIONE OTTICA – Un errore grave ignorarla

Uno dei difetti più gravi degli obiettivi fotografici in generale e di quelli delle macchine digitali in particolare è la deformazione ottica.

Ricordiamo ai non esperti che per deformazione ottica non si fa riferimento alla normale deformazione prospettica, che genera delle linee dritte convergenti, ma ad una deformazione che trasforma linee dritte nella realtà in linee curve sulla foto e che dipende dall’aberrazione sferica degli obiettivi.

Ecco due esempi, ove le righe rosse mettono in evidenza la deformazione della foto sottostante:

 

Nikon CoolPix 7600                                Pentax R707

Come si può facilmente vedere le immagini sono molto deformate, eppure le prove che appaiono sulle riviste non parlano mai di queste deformazioni così evidenti e facilmente misurabili, parlano di tutto, anche di elementi veramente poco evidenti, ma di questo no.

In architettura e in fotogrammetria questa è una caratteristica fondamentale e i programmi di fotogrammetria ne dovrebbero tenere conto, specialmente se prevedono l’uso di macchine fotografiche non metriche, vale a dire quelle che utilizziamo tutti i giorni. Invece no, anche in questo caso la grandissima parte dei programmi in commercio semplicemente ignorano questo problema, fanno finta di non vederlo. Magari applicano algoritmi sofisticati e forniscono immagini accattivanti, peccato che contengano degli errori enormi.

L’Area Download free di Interstudio si rinnova

Area DownloadL’Area Download di Interstudio permette di scaricare gratuitamente circa 50 elementi fra programmi gratuiti, fogli elettronici, versioni dimostrative, corsi e altro.

Interstudio ha rinnovato l’interfaccia e l’organizzazione dell’Area, rendendola allineata con l’area cloud per le applicazioni WEB Interstudio Tools.

L’area è organizzata per argomenti, riportati in alto in una barra: Architettura, Topografia e Catasto, Ingegneria strutturale, Geotecnica, Contabilità edile e Utilità varie.

Tutto ciò che è nell’Area Download è gratuito e richiede solo una registrazione. La registrazione, con i relativi Nome utente e Password, valgono anche per l’area Interstudio Tools e il contenuto può essere modificato accedendo al Profilo nella pagina di Interstudio Tools.

Ad ogni argomento corrisponde una tabella con vari elementi da scaricare.

Verifica versanti – Quale metodo usare

Ge-Tec B permette la verifica dei versanti con tre diversi metodi: Fellenius, Janbu e Bishop. Viene allora il dubbio su quale metodo usare.

Il metodo di Fellenius è il più semplice ed approssimato. Non è certamente sofisticato, ma è l’unico che puo’ essere calcolato anche manualmente.

Non vi è una ragione particolare per usarlo, se non per confronti con altri calcoli effetuati con lo stesso metodo. Normalmente i valori del coefficiente di sicurezza con questo metodo sono i più bassi.

Il metodo di Bishop è più aderente alla realtà di Fellenius, ma meno di Janbu.

E’ un metodo molto usato e quindi è utile poter effettuare calcoli con questo metodo quando si debbano fare confronti con calcoli fatti da altri. Il metodo è iterativo e considera anche le forze di taglio fra i conci nei quali è diviso il pendio. I valori del coefficiente di sicurezza possono risultare sia più alti che più bassi rispetto agli altri metodi.

Il metodo di Janbu è di gran lunga il più preciso ed aderente alla realtà.

Tiene conto sia degli sforzi di taglio che degli sforzi normali fra i conci.

Progetto WILIFE – Wireless e TCT per crisi e emergenze

Il  progettoWILIFE, ovvero  Tecnologie Wireless e ICT per la prevenzione e  gestione di crisi ed emergenze, è un sistema a  supporto degli operatori preposti alla sicurezza  dei cittadini e del territorio. Interstudio è partner del progetto assieme a Selex ES (capofila), CNR, Università di Firenze, IMT e Montalbano Technology.

Nella gestione di emergenze di qualsiasi natura e tipo è fondamentale che tutti gli operatori in  campo possano disporre di un’efficiente rete  pervasiva, affidabile e sicura per tutte le  comunicazioni necessarie. Vi è inoltre la  necessità di acquisire informazioni di contesto  specifiche, tipicamente multimediali, per poter  meglio organizzare, coordinare e attuare le  operazioni di intervento e soccorso.

Il progetto  ha lo scopo di sviluppare un  nuovo sistema per la gestione delle situazioni di  crisi e delle emergenze, combinando l’affidabilità  e la sicurezza delle reti radio professionali (Tetra)  con i vantaggi prestazionali e di servizio di  reti broadband LTE e di correlare le informazioni  sul territorio con la percezione degli utenti dei  social networks. Mira a creare un sistema di  raccolta, analisi e integrazione delle informazioni  provenienti da fonti differenti (reti WSN, social  network) con l’obiettivo di sviluppare un nuovo  sistema per la gestione delle situazioni di crisi  basato su reti di comunicazione broadband  professionali.

WiLIFE è co-finanziato dalla Regione Toscana  nell’ambito del POR CReO FESR 2007 – 2013  linea d’intervento 1.5.a – 1.6.. Il progetto ha  una durata di ventiquattro mesi, terminerà il 27  dicembre 2014.