L’evoluzione del CAD su Macintosh

Introduzione

Quando il primo Macintosh 128 K fece la sua prima apparizione nel 1984, era rilasciato con 3 programmi che, ognuno nel suo genere, sono stati alla base di generazioni di altri programmi, molti dei quali di uso generale anche oggi.

I programmi erano MacWrite, per la scrittura, MacPaint, per il disegno pittorico e MacDraw, per il disegno vettoriale.

MacDraw

MacDraw - 1984

Tutti e tre utilizzavano la nuova interfaccia utente di tipo grafico e il nuovo dispositivo di puntamento chiamato “mouse”. Inoltre erano WYSIWYG (What You See Is What You Get) vale a dire quello che vedi a video è quello che avrai in stampa.

Adesso sembra naturale, ma allora non lo era. Anche adesso del resto molti utilizzatori di CAD, in particolare modo di AutoCad™, non utilizzano questa filosofia, con rappresentazione a video e in stampa dei disegno completamente diverse.

MacWrite è stato il prototipo di tutti i programmi di scrittura successivi, compresi Microsoft Word, la cui prima versione nacque su Macintosh.

MacPaint fu il prototipo di tutti i programmi pittorici successivi, a partire da Adobe Photoshop, la cui prima versione nacque su Macintosh.

MacDraft - 1985

MacDraft - 1985

MacDraw fu il prototipo di tutti i programmi di grafica vettoriale quali FreeHand e Illustrator, anche questi nati su Macintosh, e di una serie di programmi CAD, che da MacDraw prendevano le idee di una interfaccia utente semplice e immediata e del controllo visivo del risultato finale. Tra i primi CAD segnaliamo MacDraft , PowerDraw e MiniCAD e, poco dopo, i programmi architettonici Radarch, Architrion e Domus.Cad.

In questo campo però fino dall’inizio ci fu una grande differenza fra i programmi CAD per Mac, derivanti dalla filosofia di MacDraw, dove il sistema di puntamento era il mouse e i programmi CAD su DOS prima e su Windows dopo derivanti dalla filosofia a linea di comando, dove il sistema di puntamento era una tavoletta grafica, derivanti dalla filosofia dei CAD su workstation, ripresa anche da AutoCad™ di AutoDesk. Questo divenne particolarmente evidente nel 1992 quando AutoDesk rilascio AutoCad 12 per Macintosh. Il programma fu completamente “snobbato” dagli utenti Mac, che ne acquistarono pochissimi e continuarono a preferire i programmi nati su Mac derivanti dalla filosofia e dall’interfaccia utente di MacDraw.

Due diverse filosofie

AutoCad 2000

AutoCad 2000

Nei CAD per Mac il principio era appunto di avere a video una esatta rappresentazione della stampa finale, quindi sfondo bianco come la carta, spessori reali come in stampa e uso dei colori stampati. Il dispositivo di puntamento era il mouse.

All’inizio Windows non era ancora nato e su PC imperava il DOS. I CAD su DOS derivavano dalla filosofia dei CAD su workstation, dove il sistema di puntamento era la tavoletta grafica e la linea di comando testuale. Anche con l’avvento di Windows le cose non sono cambiate, nei CAD su Windows il fondo era nero, le linee avevano tutte lo stesso spessore, i colori servivano per rappresentare diversi spessori e non si capiva bene il risultato finale fino che il disegno non era stampato o plottato.

Nei CAD per Mac i comandi avvenivano principalmente tramite mouse con la sintassi Selezione-Comando, vale a dire selezionavi alcuni elementi e dopo potevi fare una serie di funzioni sulla selezione, quali spostarla, ruotarla, cambiare colore, cambiare spessore ecc., come succede, ad esempio, con tutti i programmi di scrittura attuali.

Nei CAD per Windows i comandi venivano principalmente dati da linea di comando e anche quando invece veniva usata la tavoletta grafica o il mouse la sintassi era sempre Comando-Selezione. Ad esempio, per spostare click sull’icona dello spostamento e poi indicazione degli elementi da spostare, per cancellare click sull’icona di cancellazione e poi indicazione degli elementi da cancellare e così via.

Altri esempi riguardavano l’integrazione con il sistema operativo, in generale i programmi CAD per Mac erano molto integrati con le funzioni del sistema operativo, era molto comune per esempio poter fare un copia e incolla fra vari programmi anche di tipo molto diverso, ad esempio selezionare un pezzo di disegno nel CAD e incollarlo dentro una relazione nel programma di scrittura. Tutto questo oggi sembra normale, ma negli anni ottanta sembrava un miracolo. I programmi, all’inizio semplici e anche incompleti, sono via via cresciuti, assieme alle potenzialità del sistema operativo, in modo organico e innovativo, senza vincoli con il passato.

I programmi per DOS e Windows, non solo AutoCad™, ma anche MicroStation™, VersaCad ed altri, erano un sottoinsieme di programmi più potenti e completi nati su wotkstation quali SUN e mini-computer quali Digital, con compromessi di vario tipo. Anche questi programmi sono cresciuti e migliorati nel tempo, superando in potenza e funzioni i programmi dai quali discendevano, ma senza abbandonare la filosofia originale.

I CAD Architettonici 3D

ArchiCad 2.0 - 1986

ArchiCad 2.0 - 1986

Fino dai primi anni Macintosh ha avuto una buona diffusione tra i creativi, sia tra coloro che si occupavano di grafica pubblicitaria, con la nascita di programmi quali FreeHand, Photoshop, PageMaker, Illustrator e altri, sia tra coloro che si occupavano di progettazione architettonica, con la nascita di programmi di progettazione architettonica parametrica tridimensionale.

Il primo programma architettonico per Macintosh fu Radarch, della Graphisoft, divenuto poi successivamente ArchiCad, nato su Lisa e presente su macintosh fino dall’inizio, seguito da Architrion.

Il Macintosh è stato fino dall’inizio ben apprezzato e utilizzato in campo architettonico, con una presenza sul mercato molto superiore alla media nelle altre categorie, a parte il desk-top publishing dove è sempre stato il primo.

In Italia poi alcune società pioniere, citiamo oltre a Interstudio anche Abacus, Cigraph, Italosft e Softing, che hanno prodotto una serie di programmi professionali per la progettazione che hanno coperto ogni esigenza progettuale

Già nel 1990 nasceva Domus.Cad, uno dei primissimi CAD architettonici parametrici per Mac al mondo e in assoluto il primo CAD architettonico Italiano.

Domus.Cad 9 - 1996

Domus.Cad 9 - 1996

Domus.Cad si distingueva fino dall’inizio sia per l’approccio immediato, semplice e intuitivo tipico dei programmi per Mac, sia per la particolare attenzione posta nei confronti delle problematiche di progettazione tipiche dell’Italia, quali, ad esempio, quelle del recupero edilizio. Domus.Cad successivamente, come molti altri programmi nati su Mac, è stato portato anche su piattaforma Windows, portando anche qui i vantaggi di un’interfaccia utente semplice ed avanzata e di un uso rapido ed intuitivo.

 

Perchè Domus.Cad come CAD per Mac

Con lo straordinario successo di Apple negli ultimi anni e la crescente quota di mercato dei computer Macintosh, specialmente in campo professionale, il sistema operativo Mac Os X è divenuto economicamente interessante per tutti i produttori di programmi CAD. Questo ha fatto sì che si è creata una migrazione su Macintosh sia di AutoCad™ che di alcuni programmi AutoCad-Like, vale a dire che clonano AutoCad™ sia come interfaccia utente che per l’uso del formato dei disegni.

Questi programmi però, nati e cresciuti da una filosofia che è, come abbiamo visto prima, il contrario della filosofia del Macintosh, non sfruttano al meglio la macchina e il sistema operativo, in poche parole non sono nati per Mac.

Per un nuovo utente Macintosh, proveniente dal mondo Windows, se in un primo tempo può risultare attraente utilizzare programmi che funzionano su Mac nello stesso modo in cui funzionavano su Windows, alla lunga questo vantaggio iniziale risulta uno svantaggio in termini di tempi di apprendimento delle nuove funzioni, di integrazione con gli altri programmi presenti sulla macchina, di unitarietà delle modalità operative tra i vari programmi, di integrazione con il sistema operativo e con le sue funzioni più specifiche.

Il passaggio a Mac Os X e a Macintosh può essere invece la migliore occasione per affrontare le prossime sfide, anche economiche, del mondo della progettazione, con soluzioni semplici, immediate, integrate, efficaci, anche per certi versi divertenti e appassionanti.

Domus.Cad risponde perfettamente a questa sfida, con un programma tridimensionale, architettonico, parametrico, BIM, nato e cresciuto su Mac, che ne utilizza le tecnologie quali QuickTime, Quartz, OpenGl.

Con il vantaggio poi di essere italiano, particolarmente studiato per le problematiche Italiane, con assistenza Italiana ad un livello che nessun altro è in grado di fornire. Domus.Cad inoltre è un programma BIM (Building Information Modelling) reale e completo, perché non solo contiene elementi parametrici intelligenti, ma si integra in un sistema progettuale integrato, che parte dal rilievo topografico e architettonico ed arriva fino all’accatastamento.

Domus.Cad Pro

Domus.Cad Pro

Maggiori informazioni su Domus.Cad Pro

7 Comments
  1. Alfonso Mancini

    Sono utente Domus.Cad fin dal 1998, trovo il programma molto intuitivo con una curva di apprendimento estremamente rapida. Però almeno la versione 14, presenta ancora alcune cose da migliorare: proprio il copia e incolla non funziona con tutto, inoltre non consente l’apertura di più finestre simultaneamente e quindi il copia incolla. Per sopperire a tale mancanza, il procedimento da me adottato consiste nel salvare il file come oggetto, e quindi importarlo in un altro disegno. Francamente un pò macchinoso. Altro limite l’incompatibilità con altre librerie .obj generate da altri programmi e vice versa. Ed ancora, l’esportazione in DWG non risulta sempre all’altezza della situazione, il concetto di layer è totalmente diverso da Auto.Cad, ma questo è relativo, l’elemento più critico è la gestione dello sfondo con le linee, in Auto.Cad, spesso mi dicono che il file non è leggibile, perché le linee sono nere su fondo nero e non c’è verso di esportarle con il bianco. In fine la generazione automatica dei prospetti e sezioni non è il massimo della qualità, certo molto meglio che disegnarli interamente a mano, ma necessitano di una buona revisione dopo averli generati. Ripeto io sto fermo alla versione 14, non conosco le migliorie delle versioni successive.

    • La versione 14 si riferisce a diversi anni fa, le conviene provare l’ultima versione, Domus.Cad Pro, perchè le differenze rispetto alla versione 14 sono moltissime e sostanziali. Solo per parlare di ciò che a segnalato ne dico alcune.
      – Lavoro multi finestra. Domus.Cad lavora su un progetto alla volta, anche perchè per ogni progetto ci sono più finestre e quindi sarebbe veramente confusionario avere più documenti con almeno 3 finestre per documento. E’ possibile però, dalla versione 16 in poi, far partire 2 o più copie del programma (su Windows è sufficiente cliccare più volte sull’applicazione) e copiare e incollare da un progetto ad un altro senza uscire da quello che si sta facendo.
      – Il supporto al DWG e DXF è completo, include i retini di AutoCad, lo sfondo, i colori, l’impaginazione, per cui esportando nei formati dal 2000 in poi il risultato è molto buono, lo stesso vale in importazione. I vecchi formati, tipo 14 e 12 avevano delle limitazioni perchè lo stesso AutoCad le aveva, specialmente sulla gestione dei colori, dei font, degli spessori ecc. Domus.Cad Pro e Std può importare un disegno DWG mantenendo inalterata la struttura di layer e colori originaria, oppure integrandolo all’interno del proprio progetto. Per chi si occupa di catasto genera anche automaticamente un disegno dwg o dxf compatibile con DOCFA
      – La finestra del rendering vettoriale, introdotta in Domus.Cad 16 è dotata di un motore di generazione di disegni tridimensionali vettoriali eccezionale, produce sezioni, prospetti, prospettive, assonometrie di ogni tipo, incluse quelle classiche isometriche e cavaliere, il tutto molto preciso anche nei più minimi dettagli, colorato ed anche esattamente sovrapponibile alle corrispondenti proiezioni renderizzate. Non è necessaria nessuna revisione, se non quella necessaria per completare il disegno con testi, quote ecc. Casomai la notevole precisione delle proiezioni può mettere in evidenza errori nel progetto che erano sfuggiti in precedenza.

      Acceda all’Area Download e scarichi l’ultima versione, provi ad aprire un suo lavoro e a generare delle viste vettoriali con il nuovo sistema, provi anche la qualità dei nuovi rendering e la nuova interfaccia grafica.

      Dicendo che la curva di apprendimento è molto rapida e che il programma è intuitivo, conferma anche lei quello che dicevamo nell’articolo, questa facilità dipende anche dall’aderenza del programma alla filosofia dell’interfaccia utente di Macintosh, nell’essere nato su Mac e cresciuto su Mac, di questo adesso traggono beneficio anche i nostri utenti Windows.

  2. vittorio biondi

    Buonasera, esiset la possibilità di frequentare un corso ? o on line o a distanza, o su cartaceo?
    grazie

    • Organizziamo normalmente corsi sui nostri programmi presso la nostra sede, inoltre sono disponibili pacchetti di corsi on line. Stiamo progettando anche mini-corsi in conferenza tramite Internet, corsi brevi, 2 ore, su argomenti specifici.

  3. Arch. Giuseppe Tropea

    Desidererei avere notizie sul programma Domus Cad Pro per Mac e relativi costi.
    Grazie.
    Giuseppe Tropea architetto

    • Può trovare informazioni sui costi nel listino.
      Veda anche la formula dell’Affitto con riscatto.
      Se ha già un CAD vi sono degli sconti importanti con il competitive upgrade.
      Le spediremo per email un’offerta con i vari casi.

Lascia un commento

Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

cancella il moduloInvia