Ge-Tec B permette la verifica dei versanti con tre diversi metodi: Fellenius, Janbu e Bishop. Viene allora il dubbio su quale metodo usare.
Il metodo di Fellenius è il più semplice ed approssimato. Non è certamente sofisticato, ma è l’unico che puo’ essere calcolato anche manualmente.
Non vi è una ragione particolare per usarlo, se non per confronti con altri calcoli effetuati con lo stesso metodo. Normalmente i valori del coefficiente di sicurezza con questo metodo sono i più bassi.
Il metodo di Bishop è più aderente alla realtà di Fellenius, ma meno di Janbu.
E’ un metodo molto usato e quindi è utile poter effettuare calcoli con questo metodo quando si debbano fare confronti con calcoli fatti da altri. Il metodo è iterativo e considera anche le forze di taglio fra i conci nei quali è diviso il pendio. I valori del coefficiente di sicurezza possono risultare sia più alti che più bassi rispetto agli altri metodi.
Il metodo di Janbu è di gran lunga il più preciso ed aderente alla realtà.
Tiene conto sia degli sforzi di taglio che degli sforzi normali fra i conci.
Il metodo di Janbu in Geo-Tec B è iterativo ed è utilizzato il cosidetto Metodo completo. Esiste anche un metodo semplificato, che però non permette di determinare le forze fra i conci.
Questo metodo inoltre è l’unico che valuta correttamente superfici di scorrimento di forma qualsiasi e le forze agenti su elementi di consolidamento strutturale quali pali e paratie.
La valutazione corretta delle azioni tra i conci permette una serie di calcoli altrimenti non possibili, quali:
- Considerare in modo corretto e completo l’effetto delle terre armate
- Valutare l’azione della contro spinta dell’acqua nei pendii sommersi, con la simulazione anche degli effetti di un rapido svuotamento
- Considerare le azioni su elementi di consolidamento quali palificate e paratie
Diagrammi degli sforzi nel terreno in un pendio con due paratie di pali
Diagrammi degli sforzi nel terreno e nelle geogriglie delle terre armate
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