NOVITA’: E’ disponibile su Interstudio Tools la nuova applicazione WEB on line “iT-cerchiature-CA” per cerchiature in CA in pannelli murari multisetto, in edifici multi-piano Vedi le caratteristiche… Utilizza subito iT-Cerchiature-CA … |
Interstudio ha rilasciato un foglio elettronico gratuito per il progetto delle cerchiature in cemento armato secondo le norme NTC 2008 e successive circolari.
La parete oggetto di nuova apertura viene consolidata mediante la posa in opera di una cerchiatura realizzata in cemento armato
Per le pareti si procede ad un controllo della rigidezza prima e dopo l’intervento determinando la diminuzione della stessa e progettando la cerchiatura in modo che la variazione di rigidezza dopo l’intervento sia compresa fra -15% e +15% di quella prima dell’intervento.
La parete viene inoltre verificata garantendo che la resistenza e la capacità di deformazione, fornite dall’insieme setti-cerchiatura non peggiorino ai fini del comportamento rispetto alle azioni orizzontali.
Sia per lo stato originario che per lo stato modificato si procede al calcolo delle rigidezze, dei tagli ultimi e degli spostamenti ultimi secondo le procedure descritte di seguito.
Il foglio è modificabile ed adattabile alle varie situazioni, in particolare alle situazioni ove il pannello murario è composto da più setti o dove l’apertura non è nuova ma è allargata.
I valori dei materiali effettivamente utilizzati sono trattati in funzione del coefficiente correttivo e del gamma_m, che però, per situazioni sismiche non lineari, è sempre 1.
E e G inoltre vengono dimezzati per tenere conto che ci troviamo normalmente in una situazione fessurata.
Le caselle in celeste sono quelle ove inserire i dati, mentre quelle gialle sono calcolate e contengono delle fomule.
Materiali
Le caratteristiche dei materiali sono normalmente quelle della tabella C8A.2.1 della circolare del 2009, oppure, per murature nuove, possono essere calcolati con il programma DomuSismi, disponibile nell’Area Download di Interstudio. Per setti composti da materiali diversi,ad esempio per un raddoppio dello spessore, il risultato più vicino alla realtà, almeno per setti con un rapporto di snellezza da 0,5 in su, è dato da un valore medio pesato sul volume delle diverse parti.
PARAMETRI MECCANICI MURATURA | ||
TIPOLOGIA | muratura di mattoni esistente | |
fm | DaN/cm2 | 10,0 |
to | DaN/cm2 | 0,2 |
E | DaN/cm2 | 8700 |
G | DaN/cm2 | 2900 |
w | DaN/m3 | 1900 |
COEFFICIENTI CORRETTIVI | ||
livello conoscenza | FC | 1 |
coefficiente correttivo | 1 | |
PARAMETRI MECCANICI CORRETTI | ||
fm | DaN/cm2 | 10,0 |
to | DaN/cm2 | 0,2 |
E | DaN/cm2 | 4350 |
G | DaN/cm2 | 1450 |
gamma_m | 1 | |
fd | DaN/cm2 | 10,00 |
tod | DaN/cm2 | 0,20 |
Analisi dei carichi
L’analisi dei carichi calcola l’azione assiale totale applicata su ogni setto espressa in DaN.
Pannello murario prima dell’apertura | |||||||||
Setto 1 | |||||||||
Coefficiente di riduzione | psiS | 0,3 | |||||||
Coefficiente di riduzione | psi2 | 0,3 | |||||||
ANALISI DEI CARICHI | G1 | G2 | Q | G1+G2+psiS Q | quantità | N | |||
Solaio di copertura | DaN/mq | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | 0 | DaN | |
muratura 2°livello | DaN/mc | 0 | 0 | 0 | 0 | 0,00 | 0 | DaN | |
solaio 2° livello | DaN/mq | 350 | 200 | 200 | 550 | 20,00 | 11000 | DaN | |
muratura 1° livello | DaN/mc | 1800 | 0 | 0 | 1800 | 3,69 | 6633,9 | DaN | |
solaio 1° livello | DaN/mq | 300 | 200 | 200 | 500 | 20,00 | 10000 | DaN | |
muratura livello 0 | DaN/mc | 1800 | 0 | 0 | 1800 | 3,69 | 6633,9 | DaN | |
Carico totale sul setto | 34267,8 | DaN |
Nel campo quantità devono essere inseriti normalmente m2, esempio superficie dell’area di influenza di un solaio, o m3, esempio il volume di una muratura.
Resistenza del pannello
Dati generali | ||||||||||
Setto | l | t | h | Vinc. (i/m) | b | Press | fd | tod | E | G |
Setto 1 | 500 | 35 | 260 | i | 1,00 | 1,96 | 10,00 | 0,200 | 4350 | 1450 |
lunghezza totale | 500 | |||||||||
Verifiche | ||||||||||
Setto | Rigidezza | Mu | Vt1 | de | Vt2 (Mu) | Vt3 | Vtmin | du | d | F’ |
Setto 1 | 75648 | 6593367 | 14404 | 0,190 | 50718 | 18707 | 14404 | 1,04 | 0,190 | 14404 |
Totale | 75648 | 1,04 | 0,190 | 14404 | ||||||
minimo | minimo | totale |
Nel foglio h, L, t sono rispettivamente altezza, lunghezza e spessore del setto.
Il tipo di vincolo può essere i (doppioincastro scorrevole) o m (mensola).
Il vincolo a mensola è da utilizzare quando non esista una fascia di piano (finestre a nastri verticali o ultimo piano con finestre che arrivano al tetto).
Per ciascun setto si assume come forza ultima il minimo tra i valori seguenti:
– taglio per fessurazione diagonale (par. C.8.7.1.5). Questo valore è indicato per murature disordinate o in cattive condizioni, altrimenti è consigliabile la relazione del par. 7.8.2.2.2.
– forza derivante dal momento ultimo per pressoflessione (par. 7.8.2.2.1)
– taglio per scorrimento (par. 7.8.2.2.2)
Sulla base della forza ultima minima si determina per ciascun setto lo spostamento relativo corrispondente.
In base al valore minimo di tutti gli spostamenti ultimi dei setti costituenti la parete si ricalcolano le forze resistenti di ciascun setto e quindi ila forza orizzontale ultima della parete.
Il progetto della cerchiatura
CONFRONTO FRA ATTUALE E PROGETTO | ||||||||
Variazione di rigidezza | -33779 | |||||||
Variazione % di rigidezza | -44,65% | E’ necessaria una cerchiatura | ||||||
Rigidezza da recuperare con la cerchiatura | -22431,64 | |||||||
Larghezza dell’apertura | 75 | cm | ||||||
Altezza dell’apertura | 215 | cm | ||||||
Acciaio | ||||||||
J necessario | 118153 | cm4 | ftk (N/mm2) | 540 | N/mm2 | |||
Numero di colonne | 2 | fyk | 430 | N/mm2 | ||||
Es | 200000 | N/mm2 | ||||||
base sezione colonna | 35 | cm | ||||||
altezza sezione colonna | 30 | cm | As | 8,04 | cm2 | 3 d 16 | ||
J colonna | 78750 | cm4 | A’s | 8,04 | cm2 | 3 d 16 | ||
Ec fessurato | 157236 | DaN/cm2 | ||||||
Nsd=Nrd | 2333 | DaN | ||||||
Mrd | 718893 | DaNcm | Calcestruzzo | 845100 | ||||
Fu | 6687 | DaN | Rck | 30 | N/mm2 | |||
Fck | 24,9 | N/mm2 | ||||||
Modulo di | ||||||||
RIEPILOGO | progetto | 5 | cm | è | ||||
Rigidezza muratura | 41869 | DaN/cm | Copriferro | 4 | cm | |||
Forza reattiva muratura F* | 8195 | DaN | ||||||
Rigidezza telaio | 29902 | DaN/cm | ||||||
Forza reattiva telaio Ft | 6687 | DaN | ||||||
Rigidezza totale | 71771 | DaN/cm | ||||||
Variazione % di rigidezza | -5,13% | >-15 e < 15% verificato | ||||||
Forza reattiva totale Fr” | 14883 | DaN | F” > F’ verificato | |||||
variazione dumin | 0 | >=0 verificato |
La rigidezza da recuperare con la cerchiatura è quella della differenza fra i pannelli prima e dopo ridotta della percentuale di diminuzione consentita (normalmente -15%).
Sulla base di questo il foglio calcola la dimensione dell’altezza del pilastro della cerchiatura. Questo calcolo è effettuato come multiplo del modulo di progetto. Nell’esempio il modulo è di 5 cm per cui l’altezza può essere 5, 10, 15, 20, 25, 30 ecc.
Per la parete corrispondente allo stato modificato si determina anche la forza che assorbe la cerchiatura in C.A. in corrispondenza dello spostamento ultimo minimo precedente.
La forza calcolata in questo modo è confrontata con la forza ultima assorbibile dal telaio in C.A. in funzione delle caratteristiche del materiale e delle armature.
Lo spostamento ultimo di ciascun setto, par. C.8.7.1.4., viene determinato come percentuale dell’altezza ed in particolare:
0,4%H per meccanismo di rottura per taglio
0,6%H per meccanismo di rottura per pressoflessione.
Se la forza reattiva totale non è verificata è possibile agire aumentando l’armatura dei pilastri, oppure aumentando la percentuale ammissibile di riduzione della rigidezza, ad esempio ponendo 0% invece di -15%; questo forza il foglio elettronico ad progettare un pilastro più grande e quindi più resistente.
Scarica la nuova versione dall’Area Download
Vedi anche l’articolo Cerchiature in acciaio
Credo che nel foglio di calcolo cerchiature 2.0 ci sia un errore nel calcolo dei carichi Q1+Q2+ psis Q
E’ vero. Le formule nella colonna F fanno riferimento ad una casella errata, per cui i carichi variabili sono sempre moltiplicati per 0.
Abbiamo già messa scaricabile una versione 2.0.1 corretta.
Grazie per l’indicazione del bug.
Lo stesso errore é presente nella versione 2.0.4?
Ha ragione. Per qualche motivo nell’ultima versione è stato reintrodotto l’errore nell’analisi dei carichi, probabilmente perché l’ultimo aggiornamento è stato fatto partendo da una versione precedente.
Adesso è stato corretto nella versione 2.0.5 già disponibile nell’Area Download. Grazie della segnalazione.
Credo, a mio parere, che sarebbe opportuno allegare al calcolo della cerchiatura un particolare costruttivo di come verrebbe eseguita la cerchiatura in c.a..
Distinti saluti
Geom. Michele Lombardi
Credo, a mio parere, che sarebbe opportuno inserire un grafico della cerchiatura in c.a da poter allegare al calcolo.
Distinti saluti
geom. Michele Lombardi
E’ un buon suggerimento, potremmo inserirlo in questo articolo.
Chiederei di verificare il calcolo della forza resistente ultima del telaio (casella C130) in quanto a mio parere è preso in considerazione il contributo di una sola colonna.
In ogni caso grazie per il vostro contributo.
Ing. Giovanni Paparelli
Ha ragione.
La formula riporta Mu/h*2, che rappresenta la forza ultima per una sola colonna nel caso del doppio incastro scorrevole.
Il valore deve essere corretto moltiplicandolo anche per il numero delle colonne (2 nell’esempio)
La formula nella casella C130 deve essere quindi 2*C129/C119*C122
Grazie della segnalazione.
Salve, volevo sapere sulla normativa dove posso trovare i riferimenti relativi alla rigidezza (+/- 15%) e sulla forza reattiva?
Il capitolo di riferimento è il C8.4.3 RIPARAZIONE O INTERVENTO LOCALE, che non fornisce un valore percentuale, ma recita “Infine, interventi di variazione della configurazione di un elemento strutturale, attraverso la sua sostituzione o un rafforzamento localizzato (ad esempio l’apertura di un vano in una parete muraria, accompagnata da opportuni rinforzi) possono rientrare in questa categoria solo a condizione che si dimostri che la rigidezza dell’elemento variato non cambi significativamente e che la resistenza e la capacità di deformazione, anche in campo plastico, non peggiorino ai fini del comportamento
rispetto alle azioni orizzontali”
Un cambiamento di rigidezza di +-15% è normalmente considerato non significativo, anche da alcune circolari regionali di applicazione della normativa, come ad esempio la Delibera Giunta Regionale Regione Toscana n. 606 del 21/6/2010.
Il campo nel foglio elettronico comunque è considerato un dato modificabile per tenere conto di eventuali interpretazioni più o meno restrittive.
Comncordo pienamente con i commenti del sig. Michele Lombardi.
Effettivamente uno schema della cerchiatura in c.a. con riferimento all’esempio, rende molto più comprensibile il programma senza dare adito a interpretazioni personali.
Grazie.
Distinti saluti.
vorrei innanzitutto ringraziare per aver messo a disposizione queto ottimo file! vorrei sapere come mai nel calcolo del J della colonna non considerate anche l’ armatura.. vedi casella c126, vorrei sapere anche come è possibile far tornare dumin e k contemporaneamente dato che la struttura in C.A. è molto più rigida della muratura.. che ne dite?
grazie della disponibilità saluti
Per quanto riguarda dumin, vale a dire lo spostamento ultimo minimo, è praticamente fisso in base alla normativa, perchè dipende solo dal tipo di rottura (taglio o momento) e dall’altezza del piano; in pratica è una verifica abbastanza inutile, in ogni caso no cambia in base alla rigidezza.
Il calcolo della rigidezza della sezione è semplificato, come si fa normalmente per i dimensionanti di massima nel calcolo dei telai in C.A. Il momento di inerzia reale è molto variabile e dipende anche dal grado di fessurazione, oltre che dalle armature. Considerato il grado di approssimazione dei dati a disposizione, specialmente per le murature, il momento di inerzia calcolato con la sezione interamente reagente e senza il ferro è più che sufficiente.
nel calcolo di Vt3=h*t*fvd0 determinate il valore di fvd0=fvm/0.7+0.4sigmaN, ma penso sia più corretto fvd0=fvm*0.7+0.4sigmaN (NTC08 11.10.3.2.1) presupponendo che fvm sia derivante da prove.
Nel caso di cerchiature si tratta di interventi locali dove difficilmente sono giustificate prove dirette sui materiali della muratura esistente per cui vale quanto detto in normativa al punto 7.8.2.2 della normativa nel caso di analisi statica non lineare (il nostro caso), che riporto sotto.
Nel caso in cui la resistenza a taglio sia determinata da prove sperimentale allora è necessario modificare la formula come al punto 11.10.3.2.
7.8.2.2.2 Taglio
La resistenza a taglio di ciascun elemento strutturale è valutata per mezzo della relazione seguente:
Vt = l’ t fvd (7.8.3)
dove:
l’ è la lunghezza della parte compressa della parete
t è lo spessore della parete
fvd = fvk / γM è definito al § 4.5.6.1, calcolando la tensione normale media (indicata con σn nel paragrafo citato) sulla parte compressa della sezione (σn = P/ (l’t).
Il valore di fvk non può comunque essere maggiore di 1,4 bkf , dove bkf indica la resistenza caratteristica a compressione degli elementi nella direzione di applicazione della forza, né maggiore di 1,5 MPa.
In caso di analisi statica non lineare, la resistenza a taglio può essere calcolata ponendo fvd = fvm0 + 0,4σn con fvm0 resistenza media a taglio della muratura (in assenza di determinazione diretta si può porre fvmo = fvk0/0,7), e lo spostamento ultimo può essere assunto pari allo 0,4% dell’altezza del pannello. Il valore di fvd non può comunque essere maggiore di 2,0 bkf né maggiore di 2,2 MPa.
A mio parere c’è un errore nella norma e la relazione fvk0/0,7 sarebbe riferita a fvm. Infatti secondo quanto scritto si applicherebbe “in assenza di determinazione” e secondo me si riferisce proprio alla determinazione della pressione σn. Non ha senso quindi adottare la relazione per fvm0.
Buongiorno io invece ho trovato che nella versione 203 la formula di calcolo della rigidezza nelle pareti dello stato di fatto è diversa da quelle delle pareti dello stato di progetto (secondo me è corretta quella delle pareti stato di fatto che divide per il coeff di vincolo (i=1/m=4) e non moltiplica per lo stesso
Si, è corretta quella dello di fatto. La formula corretta per lo stato di progetto è =SE(K44>0;K44*B44*C44/1,2/D44/(1+D44*D44/B44/B44/1,2*K44/J44*N44);””). La differenza si nota solo nel caso di setti a mensola, altrimenti il risultato è invariato. Pubblicheremo preso la correzione, grazie per la segnalazione.
Buongiorno,
in merito alla formula dell’ F’, gradirei conoscere il riferimento normativo o comunque la motivazione secondo la quale si attribuisce ad F’ il valore del Taglio minimo fra Vt1,Vt2 e Vt3.
Inoltre gradirei sapere come mai la stessa formula vari dallo stato attuale allo stato di progetto tenendo conto nel primo caso del valore “d” dello spostamento, nel secondo caso del valore “dmin” degli spostamenti di tutti i setti.
Grazie!!
La forza ultima del setto è la minima tra le forze ultime dovute a momento e a taglio e quindi anche del taglio dobbiamo considerare il valore minimo. La forza Vt2 non è dovuta al taglio, ma al momento ultimo del setto.
Che versione sta utilizzando del foglio elettronico? Nella versione attuale, la 2.0.4, sia nello stato attuale che nel modificato la relazione di F’ tiene conto della deformazione minima di tutti i setti. Nello stato attuale, formato da un unico setto dmim corrisponde naturalmente al d del setto.
Buongiorno,
versione 2.0.4.; la formula in casella B108 per il calcolo della rigidezza del setto ha come riferimento qualche paragrafo delle ntc08 o circolare?
No mi sembra che le norme riportino in modo esplicito la formula per la rigidezza dei pannelli murari. La formula utilizzata è quella classica che si può trovare in molti testi sull’argomento, da quelli vecchi pubblicati tanti anni fa del CISM di Udine a quelli più recenti. Tiene conto della rigidezza a taglio e di quella flessione. In bibliografia si può trovare in due diverse forme, una formata dall’inverso della somma di due elementi, la parte a taglio e quella flessionale appunto, ed un’altra in forma compatta, come riportata nel foglio elettronico, ma la seconda non è altro di una semplificazione algebrica della prima.
Glt 1
Km = — ———————
1.2h 1+ G/(1.2E)(h/l)^2
Mi potrebbe riportare la prima formula a cui fate riferimento?
La rigidezza flessionale è Kf = 12EJ/h^3
Considerando che J = t*b^3/12 abbiamo Kf = Et(b/h)^3
La rigidezza a taglio è Kt = GA/1.2h dove A = tb
La formula generale è K = 1/(1.2h/(GA) + h^3/(12EJ))
Sostituendo e semplificando si ottiene la formula descritta nel post precedente
buongiorno, trovo estremamente pratico ed efficiente il foglio elettronico per il calcolo di cerchiatura in ca, voglio chiedervi una delucidazione in merito, quando a verificare tra l’attuale e il progetto succede che , nella cella -altezza della sez colonna inserisco il dato che è di cm 190 , e la verifica non esce, se diminuisco la sez.colonna da 190 a 80 cm , la verifica esce. ho capito che dipende dal momento d’inerzia dela sez. ma è giusto?
la mia sez.è di cm 35 spessore della muratura, ossia base e di cm 190 larghezza della muratura ossia altezza.domanda perchè diminuendo l’altezza della sez. la verifica esce, mentre con le misure reali no che sono maggiori di quelle per cui la sez.risulta essere verificata?
grazie
Salve ho notato che, rispetto alle cerchiature in acciaio, in questo foglio manca la sezione riguardante l’architrave.
E’ possibile inserirla in futuro?
Grazie e complimenti per il gran lavoro svolto!
Non è escluso che venga fatto in futuro. Il foglio elettronico comunque pone dei limiti per una applicazione come questa, dove il numero dei setti è variabile, i carichi sono variabili dcc. Per questo è in fase di test una nuova applicazione WEB, nell’area Interstudio Tools, con la quale è possibile gestire sistemi a più setti e con cerchiature in modo più semplice e veloce. La nuova applicazione sarà disponibile a breve. Chi è interessato a provarla in anteprima può iscriversi ad Interstudio Tools e richiedere di essere abilitato come beta tester.
Molto utile e ben fatto! Non riesco a vedere il grafico del dominio di rottura nella scheda “dominio di rottura”. è un problema che dipende dal mio excel?
Come riesco a produrre dei diagrammi forza-spostamento delle pareti sia allo stato di fatto che allo stato di progetto ed effettuare il confronto in più punti di controllo mostrando che il il comportamento della parete non cambi significativamente?
Ultimo chiarimento: la resistenza e la capacità di deformazione , in campo plastico non devono peggiorare. Questo è dimostrato dal fatto che la forza reattiva totale F”>F’ e la variazione dumin < o ? E' sufficiente questa spiegazione?
Il diagramma del dominio di rottura non c’è, ci sono i valori espressi per i vari punti del dominio, dove può vedere in rosso i valori di Nrd e Mrd. Trasformandoli in un grafico avremmo il dominio di rottura.
Per fare il controllo non c’è bisogno del diagramma, perché conosciamo già quale è lo spostamento ultimo dei setti, secondo che la forza ultima è dovuta al taglio o al momento, quindi in base a questo ogni setto sviluppa una forza corrispondente al taglio di rottura o al momento di rottura del pannello murario. La congruità degli spostamenti obbliga tutti i setti a spostarsi della stessa misura e quindi in questo caso conosciamo le forze in gioco considerando la rigidezza fessurata e controllando se, in questa situazione, il setto è in fase plastica o elastica.
Il confronto fra la forza ultima di rottura del complesso dei setti prima e dopo deve dare un miglioramento.
Il confronto fra deformazioni, applicando la nuova normativa, è secondo me poco significativo, essendo queste imposte per normativa come percentuale dell’altezza e quindi quasi sempre sono perfettamente uguali prima e dopo. L’unica eccezione è quando cambia il meccanismo di rottura dei setti da limite ultimo per taglio a limite ultimo per pressoflessione, perchè per il primo la normativa prevede una deformazione massima di 0,4% di h e per il secondo di 0,6% di h.
Salve, credo che nel foglio di calcolo “Cerchiature_in_CA207” ci siano
degli errori alle celle N44; O44; N101-102; O101-102. Comunque grazie di
questo strumento utilissimo.
La relazione è corretta, in pratica controlla se nella casella E44 c’è la lettera “i” o “I”, altrimenti è considerata una mensola.
Nella situazione di progetto la relazione è un po’ diversa, controllando le lettere “i” per incastro e “m” per mensola, altrimenti è considerato un errore.
Le 2 relazioni sono tutte e due giuste, cambia solo il modo come vengono trattati i casi in cui le lettere inserite non siano “i” o “m”.
Potrebbe eventualmente essere inserito un controllo più accurato che consideri le lettere i,I,n e M e segnali errori in altri casi.
Salve, volevo sapere, sempre per il programma “Cerchiature_in_CA207″, cosa significa la lettera “l” nelle celle N44; O44; N102; O101-102. Inoltre, nei domini di rottura, per il calcolo di fcd è stato considerato un coefficiente parziale di sicurezza di 1.6, mentre le NTC 2008 al punto 4.1.2.1.1.1, indicano come valore 1.5.
La lettera I è la i maiuscola e serve per accettare come indicazione per il vincolo dell’incastro sia la i minuscola che la maiuscola, infatti nelle caselle c’è un doppio confronto.
Il valore corretto nella formula della casella P4 del foglio Domini di Rottura è in effetti 1,5. La formula quindi deve essere corretta in =O4/1,5. Il valore 1,6 presente attualmente porta naturalmente ad una resistenza di calcolo leggermente inferiore. Nella prossima versione riporteremo la correzione, grazie per la segnalazione.
Buongiorno, ho provato la versione 2.0.9 e penso di aver trovato un errore nella cella G108 che richiama più volte il valore della cella I98, mentre secondo me, dovrebbe richiamare la cella I86
saluti e buon lavoro
ing Enzo Roncada
Si, ha ragione. La casella G108 si riferisce al setto n. 1 e quindi deve prendere il carico dalla casella del carico del setto n. 1 e non dalla casella del carico del setto n. 2.
Abbiamo provveduto a correggere l’errore e può scaricare la versione corretta.
Grazie per la segnalazione.
Scusatemi, ma è rimasto ancora un collegamento alla I98
saluti
ing. enzo roncada
Grazie ancora per la segnalazione. Abbiamo effettuato la correzione.
nel foglio cerchiature in acciao vers 2.9.1. nell’analisi dei carichi è indicato psi=0.3 che viene applicato a Q. Ma il coefficiente psi sarebbe da applicare a Qk2, cioè il carico variabile secondario, mentre qui con Q si indica il carico variabile primario. Cosa ne dite?
Grazie.
Il calcolo delle cerchiature è un calcolo sismico e quindi ai carichi variabili si applica la combinazione
E+G1 +G2 +P+ψ21⋅Qk1 +ψ22⋅Qk2 +…
Lo psi da utilizzare nella combinazione è quindi ψ21 che per uffici e abitazioni vale 0,3 (vedi tabella 2.6.1 delle NTC 2008)
Salve, sul setto che sarà oggetto di apertura locale poggia una volta. Ho calcolato la spinta con il metodo di mery moltiplicando i carichi per i coefficienti propri della combinazione fondamentale e così li ho riportati sul setto, è corretto? Questo file è sufficiente per definire le dimensioni della cerchiatura o devo poi verificare il portale applicandogli i carichi verticali e la spinta Ft? Ho provato a effettuare tale verifica ma il valore di Ft è notevole e i piedritti risultano verificati solo con un quantitativo di armatura eccessivo!
Cortesemente, potreste darmi indicazioni in merito?
Ai fini della determinazione della resistenza e della rigidezza del sistema murario la combinazione da considerare non è quella fondamentale, ma quella sismica, perché stiamo effettuando un calcolo sismico in campo non lineare, quindi non si applicano i coefficienti di moltiplicazione dei carichi e il carico accidentale va considerato ridotto. Per il calcolo dell’architrave invece si applica la combinazione principale. Non ho chiaro il tutto senza vedere un disegno, ma la forza dell’arco dovrebbe avere influenza sulla verifica di resistenza, non sull’aumento di rigidezza. In pratica le dimensioni della cerchiatura dovrebbero venire fuori dal confronto delle rigidezze e la resistenza dal confronto delle resistenze. Poiché la spinta dell’arco c’è sia prima che dopo, avrò, prima e dopo, sia l’azione sismica che la spinta dell’arco. Il calcolo della cerchiatura non è fatto per verificare i setti, ma per non peggiorarli, magari avendo un miglioramento senza cambiare la rigidezza. La cerchiatura non garantisce che il sistema murario non crollerà in caso di terremoto perché non sappiamo quale sarà la spinta, che può derivare solo da un calcolo completo dell’edificio. In pratica non devo verificare il sistema per una certa spinta orizzontale, ma che il sistema modificato resista ad una spinta orizzontale uguale o superiore a quella del sistema originale. Potrebbe essere che il sistema originale non è in grado di verificare con sicurezza la sola spinta dell’arco e in questo caso anche il sistema modificato, calcolato come sopra, non sarà verificato e nell’ottica di un miglioramento potrei pormi come obiettivo di migliorare il tutto fino ad avere un sistema sicuro almeno in condizioni statiche.
Chiedo se il foglio così com’è fatto risulti idoneo anche al dimensionamento di una cerchiatura per una apertura in un setto in cemento debolmente armato (blocchi cassero).
Basterà inserire i giusti dati riguardo il materiale calcestruzzo debolmente armato.
Grazie
Non va bene del tutto. Potrebbe andare bene per quanto riguarda la rigidezza del complesso globale, ma le verifiche della resistenza per le pareti debolmente armate sono diverse rispetto a quelle per la muratura e quindi le forze ultime sono diverse. Non è solo questione della differenza del materiale.
Le verifiche dei montanti in cls sono eseguite con il dominio di rottura!?
Visualizzo solo la tabella e nessun grafico, non avete messo il grafico o non lo visualizzo io?
Per vedere l’esito delle verifiche da tabella come si opera?
Grazie.
Viene utilizzato il dominio di rottura per calcolare il momento ultimo della sezione, dal quale deriva la forza ultima applicabile alla cerchiatura. Non si tratta di una verifica della sezione, perché non sappiamo a quanto sarebbe sollecitata la sezione in caso di sisma, il calcolo è fatto al contrario, valutando la somma delle forze reagenti al collasso, sia per quanto riguarda i setti che il calcestruzzo, in campo non lineare. Il foglio elettronico non crea grafici, se vuole vedere i risultati con i grafici delle resistenze dei setti e il dominio di rottura, provi l’applicazione WEB di Interstudio Tools iT-cerchiature-CA su https://istools.interstudio.net
Per verificare la sezione dei pilastri in c.a. e dimenzionarne le armature, quale forza consigliate di usare?
Prendendo la differenza fra la forza reattiva della muratura allo stato attuale e quella allo stato modificato, applicata in testa al portale, vengono fuori delle armature molto pesanti!
Infatti la forza reattiva è una forza ultima, e il dimensionamento delle armature non si fa a rottura.
Il progetto della cerchiatura avviene allo stato limite ultimo in campo non lineare confrontando le resistenze ultime attuali e di progetto. Non avendo fatto un calcolo dell’edificio non sappiamo quali forze reali saranno applicate realmente all’edificio e ai setti, quindi il calcolo è fatto praticamente al contrario, trovando le forze ultime applicabili ai singoli elementi.
Il programma calcola le sezioni dei pilastri in funzione della rigidezza necessaria e la forza reattiva della cerchiatura in funzione della deformazione ultima, della sezione e dell’armatura. Dal momento ultimo della sezione armata è deducibile la forza ultima applicabile in testa alla cerchiatura. Se la deformazione del telaio è tale da portare la sezione oltre il limite elastico la forza reattiva del telaio sarà uguale a quella ultima, altrimenti saremo in campo elastico e sarà in funzione della deformazione. In generale consideriamo gli elementi in CA più duttili degli elementi in muratura e quindi avremo il collasso del sistema quando uno dei setti avrà raggiunto la deformazione di collasso.
Non capisco come mai la rigidezza dipenda dal Mu che deve essere maggiore di 0. e così come pure il momento ultimo calcolato che dipende dal fattore (1-sigma)/(0.85fd) che deve risultare maggiore di zero. grazie
Sul setto deve esserci un carico minimo, perché la verifica nella parte superiore altrimenti non è mai verificata e Mu risulta 0. On questo caso il calcolo perde di significato. Deve essere sempre inserito un carico minimo nella parte superiore.
I VOSTRI FOGLI DI CALCOLO SONO COMPLETI ED ESAUSTIVI.