iT-cerchiature è un’applicazione WEB per il progetto di cerchiature in acciaio per il rinforzo di pareti in muratura e per il ripristino delle caratteristiche di rigidezza e resistenza originari dopo la realizzazione o la modifica di una apertura. Il programma è utilizzabile gratuitamente da tutti gli utenti registrati in Interstudio Tool.
Interstudio ha messo a disposizione nell’Area Download, da molto tempo, dei fogli elettronici per il progetto di cerchiature in acciaio e in C.A. Questi fogli elettronici sono molto apprezzati e sono stati scaricati da molti utenti.
I fogli elettronici però hanno dei limiti, specialmente per questo tipo di calcolo, dove il numero dei setti della parete è variabile, come pure sono variabili il numero di materiali, i dati dell’analisi dei carichi, il numero dei piani ed altro ancora.
iT-cerchiature supera questi problemi con un’applicazione specifica, che permette di impostare il progetto i modo molto rapido, di verificarlo, di esportare i risultati in vari formati, con, in aggiunta, tutti gli altri vantaggi delle applicazioni WEB di Interstudio Tools, quali l’indipendenza dal tipo di dispositivo (computer, tablet dcc), dal luogo, da sistema operativo, la possibilità di condividere il lavoro con collaboratori e clienti ed altro ancora.
Il programma segue la normativa NTC 2018 e la successiva circolare esplicativa del 2019.
Caratteristiche principali:
- Archivio generale dei materiali
- Archivio dei materiali utente
- Tipi di carico
- Analisi dei carichi sui setti
- Numero di setti e aperture qualsiasi
- Visualizzazione e modifica grafica dei setti
- Ottimizzazione e scelta automatica dei profili
- Profili in acciaio IPE, HE A e HE B
- Calcolo non lineare allo SLU
- Verifica dell’architrave per carichi verticali
- Verifica architrave a SLU e SLE
- Esportazione in formati PDF, DXF, Microsoft Word™ e OpenOffice™
Indice
- Introduzione
- Gestione dei lavori
- Il quadro di navigazione
- Materiali
- Tipi di carico
- Setti Attuali
- Setti di progetto
- Dati della cerchiatura
- L’architrave
- Risultati
Introduzione
La parete oggetto di nuova apertura viene consolidata mediante la posa in opera di una cerchiatura realizzata con profilati di acciaio ancorati alle murature. L’ancoraggio è assicurato anche grazie alla posa in opera di zanche metalliche e/o barre ancorate con resine.
Per la parete si procede ad un controllo della rigidezza prima e dopo l’intervento determinando la diminuzione della stessa e progettando la cerchiatura in modo che la variazione di rigidezza dopo l’intervento sia compresa fra le percentuali minime e massime ammesse, normalmente -15% e +15% di quella prima dell’intervento.
La parete viene inoltre verificata garantendo che la resistenza e la capacità di deformazione, fornite dall’insieme setti-cerchiatura non peggiorino ai fini del comportamento rispetto alle azioni orizzontali.
Sia per lo stato originario che per lo stato modificato si procede al calcolo delle rigidezze, dei tagli ultimi e degli spostamenti ultimi secondo le procedure descritte di seguito.
Le relazione per il calcolo della rigidezza è:
Glt 1 K = ____ __________________ 1.2h 1+ G/(1.2E)(h/l)^2
In cui h, L, t sono rispettivamente altezza, lunghezza e spessore del setto, G è il modulo di elasticità tangenziale.
Per ciascun setto si assume come forza ultima il minimo tra i valori seguenti:
– taglio per fessurazione diagonale (par. C.8.7.1.5). Questo valore è indicato per murature disordinate o in cattive condizioni, altrimenti è consigliabile la relazione del par. 7.8.2.2.2.
– forza derivante dal momento ultimo per pressoflessione (par. 7.8.2.2.1)
– taglio per scorrimento (par. 7.8.2.2.2)
Sulla base della forza ultima minima si determina per ciascun setto lo spostamento relativo corrispondente.
In base al valore minimo di tutti gli spostamenti ultimi dei setti costituenti la parete si ricalcolano le forze resistenti di ciascun setto e quindi ila forza orizzontale ultima della parete.
Per la parete corrispondente allo stato modificato si determina anche la forza che assorbe la cerchiatura metallica in corrispondenza dello spostamento ultimo minimo precedente.La forza calcolata in questo modo è confrontata con la forza ultima assorbibile dal telaio in acciaio in funzione delle caratteristiche del materiale e dei profilati utilizzati e, se inferiore a quella precedente è utilizzato quest’ultimo valore.
Lo spostamento ultimo di ciascun setto, par. C.8.7.1.4., viene determinato come percentuale dell’altezza ed in particolare:
Deformazione Angolare * Hsetto
La deformazione angolare è definita per ogni materiale e può essere modificata dall’utente. Di default è 0.005 e può essere impostata a 0.004 per murature definite “moderne” nella normativa.
Si procede quindi alla verifica dell’architrave sia per SLE che per SLU secondo quanto prescritto dalla normativa.
Gestione dei lavori
La gestione dei lavori per iT-cerchiature è uguale a tutti gli altri lavori di Interstudio Tools. Questo riguarda l’apertura, duplicazione, esportazione e condivisione dei lavori, la gestione dei contatti ed altro ancora.
Per tutto questo si rimanda all’articolo:
Gestione dei documenti con Interstudio Tools
Il quadro di navigazione
All’apertura il programma si presenta con un quadro di navigazione che permette, allo stesso tempo, di avere un riassunto complessivo del lavoro e di accedere alle varie parti.
Il quadro di navigazione è composto da 7 parti:
- Materiali: per la creazione, modifica e gestione dei materiali
- Tipi di carico: per la definizione dei tipi di carico da utilizzare nell’analisi dei carichi sui setti
- Setti – Attuali: per l’introduzione e la modifica di setti e aperture nella situazione attuale
- Setti- Progetto: per l’introduzione e la modifica di setti e aperture nella situazione di progetto
- Dati Cerchiatura: per l’introduzione dei dati relativi alla cerchiatura da effettuare
- Dati Architrave: per l’introduzione dei dati per la verifica dell’architrave alle azioni verticali
- Risultati: per vedere i risultati e esportare dati e risultati in vari formati
Da ognuna delle parti si accede al dettaglio sia cliccando sul titolo in alto che sul link Procedi> in basso a destra.
La barra sopra il quadro di navigazione è simile alle altra applicazioni di Interstudio Tools e contiene i seguenti bottoni:
- Indietro: per tornare alla lista delle cerchiature
- Nuovo: apre una nuova cerchiatura
- Apri: permette di aprire un’altra cerchiatura salvata in precedenza
- Guida: permette di accedere a questa guida
Materiali
In iT-cerchiature è già presente un archivio di materiali di base, che sono in pratica descritti nella normativa. Oltre a questo, accessibili direttamente e non modificabili, il progettista può definire nuovi materiali completamente o duplicando e modificando quelli dell’archivio generale.
Cliccando su Materiali>, o su Procedi> nell’angolo del riquadro dei materiali, si accede alla lista dei materiali utente.
La lista mostra i materiali definiti o modificati dall’utente.
Il significato delle icone in alto è il seguente:
- Aggiungi un nuovo materiale
- Aggiungi un nuovo materiale dall’archivio generale dei materiali
- Modifica il materiale sezionato (deve essere selezionato un solo materiale)
- Cancella i materiali selezionati
Cliccando su si accede all’elenco generale dei materiali.
Per inserire materiali dall’archivio generale a quello utente devono essere selezionati i materiali da inserire e poi deve essere ciccato il pulsante in alto a sinistra Inserisci materiali selezionati.
Il campo di testo sotto il nome è un campo di ricerca e di filtro. Se ad esempio inseriamo la parola mattoni, nella lista sottostante sono mostrati solo i materiali che hanno la parola mattoni nella loro descrizione.
Nel caso di inserimento di un nuovo materiale i dati da inserire sono i seguenti:
Il fattore di conoscenza ha valori compresi tra 1 e 1,35
Il coefficiente correttivo è applicato ai dati di base del materiale in base al tipo di miglioramento.
γm è il coefficiente di sicurezza del materiale. Nel calcolo sismico della muratura è sempre considerato unitario, il valore inserito qui è utilizzato solo per calcoli non sismici.
Il programma provvede a moltiplicare i valori caratteristici per il coefficiente correttivo e a dividere per il fattore di conoscenza. per cui i valori da inserire sono quelli caratteristici. Se ad esempio si tratta di una parete in pietrame consolidato con intonaco armato, i valori del materiale sono quelli del materiale di base, come se non ci fosse l’intonaco armato, e deve essere inserito il coefficiente correttivo relativo all’intonaco armato.
Tipi di carico
Per tipo di carico si intende la definizione di un carico unitario da utilizzare successivamente per l’analisi dei carichi sui setti. Ongi tipo di carico è composto di 3 parti: peso proprio strutturale, peso proprio portato e carico di esercizio. Tipi di carico sono, ad esempio, il peso a m2 di un solaio o di un tetto o il peso a m3 della muratura.
Cliccando su Tipi di Carico> o su Procedi> nel riquadro dei Tipi di carico si accede alla lista dei tipi di carico come segue:
Il significato dei bottoni nella barra in alto è, da sinistra a destra, il seguente:
- Aggiungi un nuovo tipo di carico
- Modifica un tipo di carico selezionato (deve essere selezionato un solo articolo)
- Copia i tipi di carico selezionati
- Incolla (è possibile copiare e incollare tipi fra cerchiature diverse)
- Cancella i tipi di carico selezionati
Un tipo di carico è composto come segue:
La lista dei coefficienti di combinazione è quella della normativa NTC 2008:
Scegliendo un elemento dalla lista sono assegnati i relativi coefficienti di combinazione ψ0, ψ1 e ψ2, che comunque possono essere utilizzati anche manualmente. Questo coefficienti servono per combinare i carichi di esercizio nel caso di calcolo sismico e di calcolo non sismico SLE.
Il tipo di carico si compone di 3 parti: Peso proprio strutturale G1, peso proprio non strutturale G2 e carico di esercizio Q.
Per ogni parte possono essere aggiunti componenti con il bottone e possono essere cancellati componenti con il tasto .
Il totale per ogni riga è ottenuto applicando ai componenti G1, G2 e Q la combinazione sismica G1 + G2 + Q*ψ2.
I tipi di carico possono essere copiati e incollati sia all’interno dello stesso lavoro che fra lavori diversi, in modo che possono essere riutilizzati successivamente senza doverli riscrivere completamente.
Setti Attuali
Questo riquadro permette di inserire setti ed aperture della situazione attuale, prima delle modifiche del progetto.
Si accede al dettaglio cliccando su Setti – Attuali> o su Procedi> nel riquadro dei setti attuali.
La lista dei setti inseriti appare come segue:
Le icone in alto alla lista hanno il seguente significato:
- Aggiungi un nuovo setto
- Aggiungi una nuova apertura
- Copia gli elementi selezionati
- Incolla (è possibile copiare e incollare tipi fra situazione attuale e situazione di progetto)
- Cancellagli elementi selezionati
Gli elementi possono essere spostati con il mouse, scambiando l’ordine nella lista. Per fare questo tenere premuto il mouse sull’elemento e spostarlo in una nuova posizione.
I setti e le aperture possono essere modificati sia cliccando sull’icona presente accanto al quadratino di selezione, oppure cliccando direttamente sul setto o sull’apertura disegnati in alto. Quando il mouse passa sopra il disegni di un setto o di una apertura la parte sottostante diviene più scura, indicando che può essere cliccata.
Alla fine delle varie modifiche e dei vari inserimenti la sequenza di setti e aperture deve avere un setto all’inizio e alla fine e non ci devono essere due aperture accostate senza un setto intermedio.
I dati geometrici per i setti sono:
- Lunghezza
- Spessore
- Altezza
- Tipo di vincolo (doppio incastro o mensola)
- Materiale
- Analisi dei carichi per m di setto
L’analisi dei carichi è composta da varie linee che compongono tutti i carichi soprastanti il setto in esame con i seguenti dati:
- Tipo di carico, scelto dalla lista dei tipi di carico inseriti nell’apposita finestra
- Formula per determinare la quantità. Si deve tenere conto che l’analisi è su 1 m di muratura
Nel caso delle aperture i dati sono i seguenti:
- Lunghezza lorda, incluso anche eventuali cerchiature
- Altezza del davanzale
- Altezza dell’architrave (altezza della sezione, vale a dire la distanza dall’intradosso all’estradosso dell’architrave)
- Analisi dei carichi effettuata nello stesso modo dei setti. Il programma provvede a ripartire i pesi sull’architrave sui due setti adiacenti.
Setti di progetto
Le procedure per inserire i setti nella situazione di progetto sono uguali a quelle per i setti attuali e quindi non stiamo a ripeterle.
Spesso la situazione dei setti di progetto, specialmente per murature composte da molti setti e aperture, è molto simile a quella attuale, quindi il modo più veloce di inserire i setti di progetto è il seguente:
- Seleziona tutti i setti attuali
- Copia i setti selezionati
- Incolla i setti copiati nei setti di progetto
- Modifica i setti e le aperture variati
Nel caso di un’apertura con inserita una cerchiatura, la larghezza dell’apertura deve essere ampliata delle dimensioni dei piedritti per evitare che una parte sia considerata sia come setti che come cerchiatura.
Esempio: cerchiatura con apertura netta di 200 cm e piedritti di 140, l’apertura nella muratura deve essere 200 + 14 + 14 = 228 cm.
Dati della cerchiatura
Si accede a questa parte cliccando Dati Cerchiatura> o su Procedi> all’interno del riquadro dei dati della cerchiatura.
I dati da inserire sono i seguenti:
La variazione di rigidezza in più o in meno ammissibile è indicata, per default, in + o – 15%. La normativa non fornisce valori di riferimento numerici, abbiamo indicato questi valori perché ritenuti normalmente congrui e inseriti anche nelle raccomandazioni della Regione Toscana.
Nel caso che il progetto automatico, che tende a utilizzare la situazione più economica, sia verificato come variazione di rigidezza, ma non come resistenza, è necessario cambiare l’intervallo di accettabilità per obbligare il sistema ad inserire una cerchiatura o ad aumentare la cerchiatura, ad esempio -5, +15 invece di -15, + 15.
Il tipo di vincolo dipende principalmente da come sono ancorati i piedritti alla base. Non sempre è possibile ancorarli opportunamente ad un profilo inferiore o ad un cordolo in CA. per ragioni di spazio, in questo caso dovremo considerare un vincolo semi-incastro o cerniera- incastro.
Si considera incastro-incastro se i piedritti sono ancorati in un profilo di uguale dimensione o in un cordolo in C.A.
In base al tipo di acciaio sono mostrati automaticamente Fyk e γM.
Nel caso in cui sia scelta l’opzione Personalizzato, tutti i campi sono esitabili.
Il tipo di profilato indica quello utilizzato dal programma per progettare la cerchiatura. E’ possibile scegliere fra IPE, HE A e HE B.
Il numero di colonne è il numero totale di piedritti, normalmente quindi un numero pari, 2 in una cerchiatura semplice, 4 in una cerchiatura doppia.
L’architrave
Questa parte permette di verificare l’architrave della cerchiatura. Si accede cliccando su Architrave> nel quadro di navigazione o su Procedi> all’interno del riquadro dell’architrave.
Appare la seguente finestra:
I dati da inserire sempre sono la lunghezza e il numero dei profili (di default 1 profilo).
Scegliendo il tipo di acciaio sono automaticamente riempiti i campi fylc e γM . Scegliendo Personalizzato è possibile inserirli manualmente.
Per il modulo elastico E è proposto un valore di default di 2100000 DaN/cm2 modificabile.
In base al profilo scelto sono mostrati automaticamente i relativi valori di Jx, Wx, altezza, base, spessori ala e anima, area e area per ferifica a taglio. Scegliendo Personalizzato tutti questi valori sono inseribili manualmente.
Non è scontato che il profilo utilizzato per l’architrave sia lo stesso che per i piedritti.
Per quanto riguarda l’analisi dei carichi sull’architrave si tiene conto normalmente dell’effetto arco, che, tecnicamente, si ottiene considerando i carichi ricadenti in un triangolo equilatero sopra l’architrave. Per semplificare e a favore della sicurezza si possono considerare i carichi ricadenti in un quadrato sopra l’architrave.
Risultati
Il riquadro dei Risultati mostra sempre un riassunto dei risultati di calcolo come segue:
I risultati del calcolo possono essere rappresentati e esportati in vario modo, compreso un riassunto conciso all’interno del riquadro dei risultati.
Il bottone Vedi Tutti i Risultati permette di vedere a video, in modo dettagliato, tutti i risultati, sia per i calcoli relativi ai setti che per la cerchiatura e l’architrave.
Il bottone Esporta PDF esporta la relazione completa di dati, risultati e grafici in formato PDF.
Il bottone Esporta ODT esporta la relazione completa di dati, risultati e grafici in formato Open Office (solo Premium).
Il bottone Esporta DOCX esporta la relazione completa di dati, risultati e grafici in formato Word Office (solo Premium).
Il bottone Esporta DXF esporta il disegno esecutivo in formato DXF (solo Premium). Il file esportato ha una estensione .dxf. Nel caso di uso del Browser Safari, l’estensione può essere .dxf.xhtml; in questo caso è sufficiente cancellare la parte .xhtml per importare nrmalmente il disegno in qualsiasi CAD.
Per i setti, sia attuali che di progetto, sono mostrati tutti i risultati, anche parziali, con i seguenti significati:
- N: sforzo assiale complessivo sul setto in DaN
- Press: Pressione sulla sezione del setto in DaN/cm2
- fd: tensione massima allo SLU della muratura per pressoflessione in DaN/cm2
- tod: tensione tangenziale massima allo SLU della muratura in DaN/cm2
- E: modulo elastico fessurato della muratura in DaN/cm2
- G: modulo tangenziale fessura della muratura in DaN/cm2
- Mu: Momento ultimo del setto in DaNcm
- Rigidezza: rigidezza del setto in DaN/cm
- Vt1: forza ultima del setto per taglio per fessurazione diagonale in DaN (par. C.8.7.1.5). Questo valore è indicato per murature disordinate o in cattive condizioni, altrimenti è consigliabile la relazione del par. 7.8.2.2.2.
- de: massimo spostamento elastico del setto in cm
- Vt2: forza derivante dal momento ultimo per pressoflessione in DaN (par. 7.8.2.2.1)
- Vt3: forza derivante da taglio per scorrimento in DaN (par. 7.8.2.2.2)
- Vtmin: il valore minimo fra Vt1, Vt2 e Vt3
- du: spostamento ultimo al collasso del setto in cm
- d: lo spostamento minore fra de e il minore dei du. Normalmente de è minore di qualsiasi du. Serve per determinare la forza ultima effettiva del setto, per cui se un setto ha una deformazione elastica maggiore della deformazione ultima minima, viene considerata questa ultima per il calcolo della forza effettiva assunta dal setto (situazione molto difficile da verificarsi con la normativa attuale, dove gli spostamenti ultimi sono 8-12 volte maggiori degli spostamenti al limite elastico.
- F’: resistenza effettiva del setto in DaN
- Dumin: è lo spostamento ultimo minimo fra tutti gli spostamenti ultimi dei vari setti. In corrispondenza di questo spostamento la parete è considerata giunta al collasso.
- Totale F’: La forza totale reattiva della parete in corrispondenza dello spostamento Du min.
Nel confronto fra attuale e progetto abbiamo, oltre ad alcuni dati riportati come inseriti, i seguenti risultati:
- Variazione di rigidezza: la variazione di rigidezza tra la la situazione di attuale e la situazione di progetto, prima di inserire la cerchiatura.
- Variazione percentuale di rigidezza: come sopra, ma espresso in percentuale. Se la variazione percentuale rientra nei limiti indicati come accettabili, normalmente + o – 15%, non è necessario inserire una cerchiatura.
- Rigidezza da recuperare: la rigidezza che deve avere la cerchiatura.
- Momento ultimo: momento ultimo delle sezioni dei piedritti. E’ il minore tra il momento corrispondente al collasso della muratura e il momento ultimo della sezione.
- Forza ultima: forza ultima massima applicabile alla cerchiatura.
Nel riepilogo sono riportati i seguenti risultati:
- Rigidezza muratura: la rigidezza della muratura nella situazione di progetto
- Forza reattiva muratura F’: la forza reattiva ultima della muratura nella situazione di progetto
- Rigidezza telaio: la rigidezza della cerchiatura nella situazione di progetto
- Forza reattiva telaio Ft: la forza reattiva massima che può assorbire il telaio
- Rigidezza totale: rigidezza complessiva della muratura e della cerchiatura
- Variazione % di rigidezza: variazione del sistema complessivo di progetto, muratura + cerchiatura, rispetto alla situazione attuale.
- Variazione dumin: variazione in cm tra lo spostamento al collasso prima e dopo l’intervento progettuale.
A destra, in rosso, è riportato lo stato delle verifiche (verificato o non verificato) con i seguenti significati:
- La variazione di rigidezza è verificata se rientra nei limiti percentuali minimi e massimi indicati nei dati della cerchiatura (normalmente + o – 15%)
- La forza reattiva totale è verificata se maggiore o uguale a quella dello stato attuale
- La variazione di spostamento ultimo du min è verificata se >= 0, vale a dire se lo spostamento ultimo di progetto è > o = dello spostamento ultimo attuale
Nella verifica dell’architrave, l’architrave è considerata verificata se sono verificate tutte le seguenti condizioni:
La verifica dell’architrave mostra sia i dati che i risultati, con le verifiche allo SLU e allo SLE:
- Nello SLE l’architrave è verificata se la freccia Delta è minore della freccia massima ammissibile Delta Max (normalmente 1/500 della luce.
- Nello SLU la tensione massima a pressoflessione sigma (M) è verificata se minore di fd
- Nello SLU la sigma ideale sigma_id, che tiene conto della combinazione delle tensioni di taglio e a pressoflessione, è verificata se minore di fd
Nei risultati è mostrato anche il grafico della cerchiatura:
Il grafico si riferisce all’intera parete, con tutti i setti e la cerchiatura, ha in ordinata la forza ultima, espressa in DaN e in ascissa lo spostamento espresso in cm.
In nero è mostrato il comportamento dei setti con la classica bilatera formata dalla prima parte elastica e la successiva parte platica.
In blu è mostrato il comportamento della cerchiatura.
In rosso è mostrato il comportamento globale, dato dalla somma di tutti i componenti.
In caso di setti uguali i relativi diagrammi si sovrappongono.
Apri iT-cerchiature …
Link Utili
- Interstudio Tools – Programmi WEB gratuiti
- iT-cerchiature CA per cerchiature in calcestruzzo
- Gestione di documenti con Interstudio Tools
- Gestione dei contatti con Interstudio Tools
- iTsol-ba: calcolo solai bausta
- DomuSismi: spettri sismici
- iTsol-al: verifica soletta in calcestruzzo leggero strutturale
- iTtr-acc: calcolo travi in acciaio
- Foglio elettronico cerchiature in acciaio
Accedi all’area Interstudio Tools …
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Ottimo lavoro, complimenti
devo controllare e provare un calcolo, ma non dubito che sia un ottimo lavoro! Complimenti visto e considerato che questo tipo di soluzione strutturale viene sempre di più utilizzata.
grazie
Segnaliamo che attualmente il programma riduce sempre la resistenza a compressione del materiale per il coefficiente Gamma M. Per calcoli sismici non lineari questo non deve avvenire. Si consiglia quindi di non utilizzare direttamente i materiali dell’archivio generale, ma di copiarli nell’archivio utente e modificare il valore di Gamma M ponendolo = 1
salve e complimenti.
Non ho ben capito perchè nella stampa di esempio presente sul sito, nella sezione carichi sui setti, avete inserito 2 e 1.2 nella colonna quantità riferita a solaio e muratura. grazie
Nell’analisi dei carichi sui setti, poichè i tipi di carico sono unitari, a m2 o m3, si inseriscono aree di solai e tetti e volumi delle murature.
Salve,
avrei lo stesso dubbio:
quindi 2 sarebbe l’interasse del solaio e …1,2??! 0,35 x 3 (spessore x altezza muro) non fa 1,2..
Dove sbaglio? Grazie
Non so a quale esempio si riferisce. Nell’esempio presente in Interstudio Tools lo spessore ‘ o,4 e quindi 0,4*3 = 1,2
BUONASERA
MI SERVIREBBE UN AIUTO, STO’ UTILIZZANDO IL PROGRAMMA MA NON MI CALCOLO LE RIGIDEZZE DEI SETTI. COME POSSO FARE?
SALUTI ING. BUCCI
Condivida il suo lavoro con supporto@interstudio.net in modo che possiamo vedere il lavoro e rispondere in modo appropriato.
SCUSATE NON HO MAI FATTO QUESTA PROCEDURA. DOVE DEVO ACCEDERE PER CONDIVIDERE IL LAVORO.
SALUTI ING. BUCCI
Dall’elenco dei lavori con l’apposita icona-
CONDIVISIONE DEL LAVORO EFFETTUATA ATTENDO VS. DELUCIDAZIONI.
SALUTI ING. BUCCI
lavoro condiviso.
saluti ing. bucci
Il calcolo delle rigidezze non era stato fatto perché l’analisi dei carichi non era corretta.
– Nei tipi di carico devono essere inseriti i carichi unitari, a ml, a mq o a mc, secondo i casi, senza moltiplicarli per le distanze o le aree di influenza.
– Nell’analisi dei carichi sui setti non deve essere inserito di nuovo il carico, ma solo la distanza o la misura di influenza, in modo che il programma possa fare il calcolo per determinare il peso a ml di muro o apertura. Nel caso di un solaio o tetto, ad esempio, si tratta di inserire l’interasse, nel caso della muratura spessore*altezza.
Ho effettuato le modifiche sul file condiviso, cercando di interpretare le misure di interasse corrette. Se lo apre troverà le modifiche registrate, controlli che le misure immesse siano corrette.
la ringrazio per l’aiuto.
saluti ing. Bucci
voglio chiede, come mai inserisco il tipo di profilo HE160A e quando vado a vedere i risultati lo modifica in HE400A? forse perchè utilizzo n.4 profili?.
grazie per la risposta
Il profilo si sceglie solo nell’architrave, che è verificata a parte. Per i pilastri della cerchiatura la scelta è solo per il tipo (HEA, HEB o IPE), il profilo è calcolato automaticamente dal programma in funzione della rigidezza necessaria a ripristinare quella originaria prima dell’apertura (con un margine normalmente di + o . 15%).
In ogni caso una cerchiatura con 4 HEA400 è molto grande, se vuole possiamo controllare il suo lavoro, per farlo condivida il lavoro con Interstudio, con l’apposita icona nella lista dei lavori, in modo che possiamo vedere come mai vengono fuori questi profilati.
che formula deve essere inserita nel carico del setto? nonriesco a deterjminare la rigidezza dei vari setti. condivido il lavoro
grazie
Nei carichi devono essere inserite le quantità in base all’unità di misura del carico, per 1 m di setto o apertura. Ad esempio, il solaio di copertura ha un carico tipo espresso a m2, considerando che lavoriamo su una striscia di 1 m, dobbiamo inserire la lunghezza dell’area di influenza del solaio sul muro, se è una sola stanza metà della lunghezza del solaio (la larghezza è sempre 1 m). Per la muratura, che è espressa a m3, sarà lo spessore per l’altezza.
La rigidezza dei setti non è calcolata se sono completamente scarichi, anche perchè in questo caso non possono avere nessuna resistenza. Se si inserisce un carico e poi si cancella, la rigidezza appare ancora, ma solo perchè è stata calcolata in precedenza.
se calcolo la cerchiatura in acciaio con foglio elettronico e rifaccio il calcolo col programma web, ottengo due profili diversi. ho notato che le differenze sono dovute ai seguenti valori calcolati in automatico:
N totale per singolo setto
Press
Mu
rigidezza
non essendo possibile controllare i calcoli sul software web, potre avere inserito male i dati?
grazie
Faccia attenzione all’analisi dei carichi, che avviene in modo diverso sul foglio elettronico e nell’applicazione web.
In iT-cerchiature vengono prima definiti i tipi di carico, con carichi a m, m2 o mc. Su ogni setto e su ogni apertura poi è definito il carico a ml, il programma poi tiene conto dei carichi sulle aperture riportandoli sui setti limitrofi. Se, ad esempio, sul setto insiste un solaio lungo 5 m, nei carichi sul setto è indicata solo metà della lunghezza, 2,5, con il relativo tipo di carico associato.
Nel foglio elettronico invece l’analisi dei carichi è fatta sull’intero setto e nelle misure è necessario tenere conto delle parti di carico relative all’aperture.
Tutto questo influenza la pressione sul setto e quindi tutti i valori che ne derivano.
1) Ho il timore di non avere inserito correttamente i dati Tipo di carico: nel mio caso ho primo solaio, con carico utile residenza, muratura primo piano, e secondo solaio, con carico utile sottotetto. Pur essendo una muratura interna, i solai sono da attribuirsi solo su un lato, perché l’altro è il vuoto scala in cui realizzo una struttura leggera e non gravante su questa parete. Al sottotetto la parete portante scompare e il solaio di copertura è ordito in senso ortogonale ai solai sottostanti.
2) Non è possibile progettare soluzioni alternative per il corrente inferiore, quale ad esempio opportune piastre di fissaggio con tirafondi alla trave rovescia in cls di fondazione?
2) In termini più generali, il file dxf mi ha fatto sorgere un dubbio: visto che immetto dati dimensionali relativi alla luce libera, nel mio caso 3,77, e il disegno mi mostra inequivocabilmente che i pilastri in acciaio sono esterni a tale luce libera, significa che sono compenetrati nella dimensione dei miei setti di progetto, e pertanto la loro parte muraria dovrebbe essere opportunamente diminuita: dove sbaglio?
Deve inserire ai vari piani il carico su ml di muro o di apertura. Se il carico è su un solo lato non è un problema, deve inserire come dato per l’area di influenza del carico la metà della luce della stanza, l’altra dimensione è sempre 1 m.
Al piano di copertura deve valutare se parte della copertura grava sul setto oppure no. Se il setto si interrompe e non arriva fino alla copertura e le travi della copertura scaricano su altri setti, allora non deve aggiungere i carichi della copertura.
Per consentire di calcolare soluzioni alternative, nell’ultima versione del programma sono riportate nei risultati le azioni alla base dei pilastri, taglio e momento, in modo da poter calcolare altri tipi di connessione, quali appunto una piastra su cordolo in CA.
Ai fini della verifica delle rigidezze normalmente i profili devono essere tolti dai setti. Se ad esempio ho un’apertura netta di 90 cm e dei profili di 14 cm, nei setti devo considerare l’apertura lorda di 118 cm e non devo considerare nei setti i 14 cm dei pilastri.
Nel telaio invece si inserisce l’apertura netta e in base a questa sono eseguiti i disegni.
Problema con verifica variazione dumin
Situazione setti stato attuale S1 du=1,3; S2 du=2,1; quindi dumin=1,3
Situazione setti stato progetto S1 du=1,8; S2 du=1,8; quindi dumin=1,8
La variazione di dumin è +0,5
il software scrive NON VERIFICATO, ma credo sia errato in quanto una variazione di dumin positiva dovrebbe verificare l’aumento di duttilità del sistema murario, o sbaglio?
In generale questo tipo di verifica è secondo me poco significativo, in quanto le deformazioni limite sono quelle della normativa e in pratica cambiano solo quando il meccanismo di collasso cambia da taglio a flessione o viceversa. Comunque uno spostamento limite maggiore rappresenta un vantaggio per la struttura, perché in corrispondenza della forza ultima del sistema di pannelli è in grado di attivare altri meccanismi di resistenza nella parte rimanente dell’edificio. Nel caso esposto quindi il sistema è verificato, deve essere corretta l’applicazione.
Controllo rigidezza stato di progetto
La rigidezza in fase attuale e di progetto è indicata sia setto per setto che complessivamente, con indicazione della quota delle murature e di quella delle cerchiature.
Salve, mi complimento per il lavoro. Vorrei sapere se è consigliabile includere lo spessore dell’intonaco armato in aggiunta ai setti di progetto (es. mattoni a 1 testa 12cm> prog. con+4+4 cm int. armato = 20cm e coeff 1.5). Inoltre ho una domanda in riferimento alla delibera 606 /2010 della giunta regione toscana nel quale si fa indicazione all’uso dei valori medi dei parametri di resistenza senza dividerli per fc=1.35 e valori medi di E e G ridotti alla metà. Consapevole del fatto che possiamo modificarli ma chiedo cortesemente se c’è una qualche motivazione in questa scelta.
Grazie
L’intonaco armato è sezione reagente e fa parte della struttura, tra l’altro ha normalmente una resistenza superiore alla muratura e quindi è da considerare nello spessore della muratura. Il non considerarlo porta ad una sottostima importante della rigidezza dei setti. Il coefficiente di 1,5 si riferisce al miglioramento delle caratteristiche del materiale e quindi non include l’aumento di spessore.
Il calcolo delle cerchiature ha come scopo il confronto fra una situazione di fatto ed una di progetto in modo che la rigidezza vari di poco e la resistenza aumenti. Non è quindi una verifica dei setti in funzione di azioni specifiche derivanti dal calcolo del fabbricato, perché non sappiamo quale sarà la forza applicata derivante da un ipotetico terremoto. Quello che facciamo è di non peggiorare la situazione e tenere la variazione di rigidezza entro limiti ristretti (consigliato + o – 15%). Il coefficiente fc serve a mantenere un margine di sicurezza per una conoscenza approssimativa dei materiali, ma applicarlo al calcolo delle cerchiature porterebbe addirittura nella direzione opposta, con una riduzione di rigidezza del 35% ed una consequente cerchiatura più ridotta rispetto alla stessa muratura con un grado di conoscenza più alto.
Salve, mi sapreste spiegare perchè se vario il range di variazione di rigidezza accettabile (+ o – 15%) variano anche i risultati del calcolo e non solo la verifica ??
grazie
Il calcolo della cerchiatura avviene ottimizzando i profili all’interno del range minimo e massimo di rigidezza. Aumentando il valore minimo del range, portandolo ad esempio da -15% a 0%, potrebbe essere necessario adottare un profilo maggiore e quindi varia tutto il calcolo. Il range di variazione si riferisce alla sola rigidezza ed è ammessa anche una riduzione. Se cambio il range, ma non cambiano i profili, perché magari lo stesso profilo va bene anche per il nuovo range, la verifica è invariata, perché la capacità di resistenza globale della parete non varia.
Complimenti per i fogli di calcolo
li dovrei usare per una verifica. Nel mi caso da un setto unico attuale ne otterrò, nello stato di fatto ,3 con 2 aperuture. Le aperture hanno dimensioni differenti e vorrei capire come faccio a considerale entrambe per effettuare il dimensionamento e verifica visto che nel foglio di calcolo mi fa inserire i dati di una singola apertura.
Grazie
Se inserisce due aperture può creare anche una sola cerchiatura in una delle due aperture che recupera la rigidezza e la resistenza persa. In alternativa se le due apertura hanno la stessa altezza (non ha influenza la larghezza), può indicare come numero di colonne la somma delle colonne delle due aperture.
Salve,
utilizzando la versione premium di cerchiature in acciaio ho notato come ci sia un bug nelle modifiche dei materiali e dei carichi. Se io faccio queste operazioni:
1) Creo un materiale
2) Creo dei carichi
3) Creo setti attuali e di progetto
Se io vado a modificare materiale e carichi DOPO averli inseriti nei setti creati, le modifiche non vengono prese in considerazione dal programma.
Devo quindi aggirare il bug modificando i setti uno ad uno e riassegnadogli il materiale e/o il carico modificato.
Sarebbe preferibile correggere questa cosa, così da poter avere una gestione completa e veloce delle grandezze in gioco.
C’è una differenza fra i materiali e i carichi.
La lista dei materiali è comune a tutte le cerchiature e quindi un aggiornamento automatico dalla lista ai setti potrebbe portare ad effetti indesiderati su altri progetti. Quindi i valori sono copiati all’interno dei setti al momento della scelta del materiale, se cambio il materiale devo sceglierlo di nuovo per aggiornare i valori dei setti. Questa procedura evita che un cambiamento di un materiale si riperquota automaticamente su tutti i progetti dove quel materiale è stato utilizzato.
Diverso è il discorso sui carichi, dove i tipi di carico sono specifici per ogni progetto e, a quanto mi risulta, l’analisi dei carichi sui setti è aggiornata automaticamente modificando i tipi di carico.
Salve, ho condiviso con voi un file chiamato via bolgona 159.. non verifica la forza reattiva ma non capisco come fare per avere un risultato positivo.
Grazie mille!
La variazione di rigidezza era poca, 8%, per cui non era necessaria la cerchiatura, ma in questo modo rimaneva una diminuzione di resistenza complessiva. In questi casi conviene alzare il limite inferiore della ricerca dei profili della cerchiatura, normalmente compreso tra -15 e + 15, per “obbligare” il programma a inserire una piccola cerchiatura tale da recuperare la resistenza mancante.
Buonasera, nel calcolo delle cerchiature, nel caso di più aperture nello stesso setto murario (p.e. 3 setti e 2 aperture), il programma propone sempre la schermata come se ci fosse una sola apertura e non fa differenza se le 2 aperture sono di larghezza diversa. Come mai?
Buonasera, devo calcolare l’architrave e i piedritti per una parete in cui mofico due aperture, in sostanza ho tre setti e due aperture. Il programma però mi propone il calcolo di un solo architrave, come devo operare?
Rispondo anche alla domanda precedente. Se le aperture sono due non è detto che debbano essere fatte due cerchiature, è sufficiente una cerchiatura che ristabilisca resistenza e rigidezza originaria.
Nel caso di due cerchiature è sufficiente inserire il numero di piedritti corrispondenti alle due cerchiature. Per le due architravi è sufficiente inserire quella con luce maggiore.
BUONA SERA ,QUALI SONO I VALORI DA UTILIZZARE COME MOMENTO , TAGLIO E N ,PER VERIFICARE PIASTRE E TIRAFONDI DI COLLEGAMENTO CON IL CORDOLO DI BASE CON COLLEGAMENTO CHIMICO ,GRAZIE
Per quanto riguarda taglio e momento si deve prendere Taglio base colonne e Momento base colonne, che sono riferite al singolo pilastro.
Per quanto riguarda l’azione verticale è incerta, perché l’architrave superiore è prolungata nella muratura e i pilastri stessi sono collegati alla muratura in più punti. Considerando che l’azione verticale riduce la trazione nei tiranti può essere dalla parte della sicurezza ignorarla.
Salve, mi sono iscritto ma non riesco a scaricare dall’area download il foglio excel per il calcolo delle cerchiature in acciaio e in cls.
Viene spedita una email con il link del download all’indirizzo email registrato. Abbiamo trovato una registrazione con il suo username, ma con un diverso indirizzo email che termina con virgilio.it.
Se questo non è più il suo indirizzo, acceda all’area download, clicchi su Profilo in altro a destra e aggiorni i suoi dati.
Salve , nei carichi non bisogna moltiplicare i G1 G2 e Qk per i coefficienti 1,3 1,5 e 1,3?
Le combinazioni con i vari coefficienti vengono create dal programma. Per il calcolo sismico i coefficienti sono unitari, mentre per l’architrave si usa la combinazione statica per lo SLU e la combinazione per gli SLE
nella nuova versione di cerchiature dei setti murari in acciaio come si devono valutare i valori delle murature storiche della tab.C.8.5.1?.
f=to,fvo= valori minimi ridotti se muratura in mattoni pieni?E e G = valori medi ( ridotti x mattoni pieni ) e anche dimezzati per muri fessurati
Per Le murature moderne si adotta lo stesso criterio di minimi come per le storiche o si adottano i valori ricavati dalle schede tecniche del produttore ?
Ho acquistato la nuova versione Premium ma queste informazioni non sono chiare ..non avete ancora un video tutor?
Vorrei una risposta anche su mail se possibile ,grazie
Non cambia molto rispetto alla vecchia circolare.
Il concetto, in caso di FC diverso da 1, è che si agisce solo sulle resistenze e non sulle rigidezze. Per le resistenze si utilizzano le minime per stare dalla parte della sicurezza, mentre per le rigidezze dobbiamo utilizzare quelle più probabili e quindi i valori medi. Indipendentemente dal fatto che poi vengono dimezzate per tenere conto della rigidezza media fessurata e non di quella elastica, ma questa riduzione ha a che vedere solo con il fatto che stiamo eseguendo un calcolo non lineare al collasso.
Per le murature moderne deve essere fatto un calcolo in base alla resistenza del blocco, fornita dal produttore, e alla resistenza della malta. L’applicazione Domusismi dall’area download effettua questo calcolo.
Salve, dopo essermi registrato e dopo aver cliccato sul link riportato in questa pagina per scaricare “iT-cerchiature: cerchiature di aperture in pareti in muratura” mi esce una pagina con scritto “Not Found The requested URL STools/faces/protected/activitycerchiature/home.xhtml was not found on this server.” Questo succede anche cliccando su “Area Download”.
Come posso fare per usare l’Applicazioni WEB o ricevere il foglio excel?
Grazie.
Rirpovi, dovrebbe funzionare adesso. Per usare invece iT-cerchiature non si deve scaricare niente, basta entrare in Interstudio Tools con le sue credenziali e usarlo direttamente sul WEB.
iL RISULTATO DEL CALCOLO DELLA CERCHIATURA DICE ” NON è NECESSARIA UNA CERCHIATURA ” PERCHè LA VARIAZIONE DI RIGIDEZZA è MINIMA = -0,35 , ma il calcolo nella verifica dell’architrave calcola un IPE600 che non è necessaria .Quindi non devo inserire alcuna cerchiatura e non considerare il valore IPE 600dell’architrave ? e calcolare a parte la sezione dell’architrave ,grazie
Costante Ricci
Se non è necessaria la cerchiatura il foglio elettronico non calcola, ma rimangono i risultati precedenti che non devono essere presi in considerazione. Potrebbe avvenire che per quanto riguarda la rigidezza non è necessaria la cerchiatura, ma che in questo caso non sia verificata la resistenza. In questo caso è necessario restringere il campo di accettazione della percentuale di variazione, normalmente tra il -15 e il + 15 %, e portarlo ad esempio a 0 – 15%, in modo da far comunque inserire una cerchiatura.
Buongiorno, mi sono iscritta ma non riesco a scaricare dall’area download i fogli excel per il calcolo delle cerchiature in acciaio e in cls aggiornati alla CIRCOLARE NTC del 2019.
Esce una pagina vuota con scritto “Not Found The requested URL STools/faces/protected/activitycerchiature/home.xhtml was not found on this server.” Questo succede anche cliccando su “Area Download”.
Come posso fare per ricevere il foglio excel?
Grazie
Ho provato adesso ed effettua il download regolarmente. Quando clicca per scaricare viene mandata una email al suo indirizzo con il link per scaricare. Tenga conto però che il link è provvisorio ed è valido per un certo periodo di tempo. Provi quindi a richiedere ancora il download e ad aprire l’email per cliccare subito sul link.